Quattro chiacchiere con Paolo Talanca. Cos’è l’ Intervista-Concerto? di Martina Neri

Paolo Talanca, critico musicale e membro del Club Tenco, ci parla della formula dell’ ‘intervista – concerto’ come modalità ottimale di divulgazione della canzone d’autore. Da Max Manfredi a Roberto Vecchioni, passando per Samuele Bersani e Niccolo’ Fabi, i suoi incontri hanno dato modo di andare a fondo nell’analisi di alcuni repertori, e sottolineare aspetti compositivi di ognuno che, a una fruizione più superficiale, possono sfuggire.

Hai sperimentato con successo la formula dell’intervista concerto, una chiacchierata con artisti inframmezzata da esecuzioni di canzoni chitarra e voce. La formula non è un’invenzione nuovissima, i giornalisti Ezio Guaitamacchi, con la sua rassegna itinerante Acoustic cafè e Stefano Mannucci alla libreria N’importe quoi di Roma la portano avanti da vario tempo, senza dimenticare il ciclo ‘Incontri d’autore’ che Castaldo e Assante tenevano anni fa all’Auditorium di Roma. Quale differenza c’è con la formula che hai adottato tu?

Per quello che mi riguarda, dietro c’è un metodo preciso che deriva dal mio libro del 2008, ‘Cantautori novissimi’, in cui parlo della canzone d’autore come genere musicale, come linguaggio artistico. Lì esaltavo la struttura nuda della canzone (parole-armonia-melodia, cioè voce del cantautore su un solo strumento di accompagnamento) e, nell’intimità della chiacchierata sul palco dell’intervista-concerto, cerco di risalire il più possibile a quella prima miccia iniziale della creazione di una canzone, parlandone con le uniche persone con cui posso parlarne: gli autori delle canzoni, gli stessi che scrivono sapendo poi che quei brani li canteranno.
Ho cercato di buttare giù prima, quindi, una solida base concettuale, poi ho iniziato a fare le interviste-concerto. La prima in assoluto fu con Max Manfredi, nel 2011, proprio perché Manfredi era uno dei protagonisti principali del libro del 2008.
Da qui si spiega anche la modalità di esecuzione dei brani durante l’intervista-concerto: piano-e-voce o chitarra-e-voce.

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